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L’archivio del pittore perugino Gerardo Dottori è di proprietà del dott. Massimo Duranti, critico d’arte e principale esperto del maestro futurista. Nel novembre del 1999 la Soprintendenza Archivistica dell’Umbria ha dichiarato tale archivio di notevole interesse storico e, in quella data, ha preso corpo il progetto del suo riordinamento ed inventariazione. Intorno alla fine degli anni Sessanta, quando la fama dell’artista si era definitivamente consolidata, il giovane Duranti iniziava a frequentare la casa del pittore. Presentati da un amico comune, i due stabilirono immediatamente una relazione di reciproca stima e conoscenza che si protrasse fino alla morte di Dottori avvenuta nel 1977. Grazie a quel rapporto il passaggio delle carte di quest’ultimo nelle mani di Massimo Duranti avvenne naturalmente, agevolato inoltre dalla figura di Tancredi Loreti, un facoltoso imprenditore perugino con una grande passione per l’arte. Alla metà degli anni Sessanta Loreti conobbe Gerardo Dottori, ne intuì la grandezza e il genio ed iniziò un’opera di promozione della sua figura e della sua opera che erano state sommariamente offuscate dalle revisioni antifasciste compiute dalla nuova repubblica. Questo lavoro si concretizzò nella pubblicazione del primo catalogo monografico di Guido Ballo Dottori aeropittore futurista, Editalia, Roma 1970. Oltre al citato catalogo, opera somma dell’intera produzione artistica del maestro, Tancredi Loreti portò avanti un personalissimo studio su Dottori, sulla sua opera e su tutta l’arte del Novecento al fine di rintracciare le origini del futurismo e del suo più importante rappresentante umbro. Ricercò in tutta Italia e all’estero i contatti che Dottori aveva intrattenuto con personaggi del panorama artistico e non solo, riuscendo a rintracciare lettere e documenti che poi con meticolosità riproduceva fotostaticamente. Tutto questo materiale va a costituire l’Archivio Loreti prova del grande impegno e della passione con cui l’imprenditore perugino si avvicinò al pittore divenendone a tutti gli effetti amico e mecenate. Tale archivio anch’esso ora in possesso di Massimo Duranti, al quale fu consegnato postumo dalla vedova di Tancredi Loreti, è stato in questa sede riordinato ed inventariato, perché trovato insieme alle carte di Dottori. L’archivio di Tancredi Loreti è divenuto dunque, un’appendice dell’importante insieme documentario di Gerardo Dottori, le cui carte vennero consegnate dall’artista a Loreti per la stesura dei testi e della documentazione necessari per la pubblicazione del catalogo sopra citato. Tuttavia un cospicuo numero di documenti giace ancora nella casa del maestro, perché di proprietà del figlio adottivo del suo erede testamentario; di questi ultimi purtroppo non si possiede neppure un elenco di consistenza. Ci si auspica che al più presto si possa ricongiungere questo archivio con le carte là giacenti per produrre un solo strumento di lavoro da mettere a disposizione degli studiosi.